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l'albero creato con legna recuperata |
Dicembre : il mese delle attività, legate al Natale, spesso
connotate da un velo di agitazione. Il quesito sull’onda scespiriana è d’obbligo: riusciremo a preparare tutto per
tempo? Saremo in grado di creare qualcosa di carino con i nostri piccoli hobbit?
Ma soprattutto, saremo in grado di non perdere l’equilibrio facendoci
fagocitare dall’ansia?
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pitturiamo i tappi di sughero |
Prese dalla soluzione amletica e indaffarate e seguire l’inserimento di Z. - entrato a far parte dell’allegria compagnia
nel mese di novembre inoltrato - ci siamo
rese conto, che eravamo già catapultate nel periodo funesto che fra le altre cose, vanta di essere il più
corto dell’anno per noi, con mille attività da preparare..cosa vogliamo di più
dalla vita? I più, sulla falsa riga di uno spot famoso, hanno sicuramente già
pensato ad un lucano. A noi bastava la consapevolezza che non potevamo far
finta di nulla ed urgeva intervento con bacchetta magica poiché il tempo scorreva inesorabilmente. Prese da un
attimo di panico, ci siamo guardate in faccia ed abbiamo commentato che si,
dicembre era iniziato e anche noi eravamo chiamate a far parte del raduno
ufficiale delle educatrici sclerate in preda alle corse di natale.
Ma non ci siamo lasciate sopraffare dagli eventi, sempre
ottimiste e un tantino incoscienti abbiamo trovato il modo di iniziare e
portare a termine praticamente tutti i laboratori pensati, e forse anche
qualcosa in più…perché si, sull’onda all’entusiasmo abbiamo cominciato a produrre
parecchio, imitando gli elfi di Babbo
Natale.
Nella lunga lista delle attività abbiamo trovato il tempo di
preparare tre diverse attività manuali
legate al natale. Per la prima attività era necessario recuperare il maggior numero di tappi di
sughero, naturalmente in un nano tempo.
Abbiamo whatsappato la richiesta sulla chat dell’asilo. Siamo tate super tecnologiche che hanno
scoperto che se vogliono essere ascoltate dai meravigliosi genitori dei piccoli hobbit,
è necessario usare la tecnologia, altro che affissioni alle bacheche! Volevamo
chiedere ai bambini di portarceli loro, il rischio però era che avremmo
recuperato un centinaio di tettarelle.
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gli alberelli con i tappi di sughero |
I l lunedì successivo è arrivata la parte British del nido –
la favolosa mamma di A.C., con un sacchetto contenente 100 tappi!!! Decise a non indagare troppo sul suo fine settimana abbiamo
scongiurato che, per un eccesso di zelo, non se le fosse scolate tutte lei bottiglie… Ammettiamo che
dopo aver richiesto ai nostri genitori di procuraceli, visto che i bambini non
usano ancora bere alcolici e non ci sembrava il caso di iniziarli a tale
pratica, che forse li renderebbe più addomesticati e magari creativi, ma
lasciamo ai loro tutori legali l’onere o l’onore di scoprire gli effetti dei
fumi dell’alcool… Si è anche presentato
il papà E. – che ora frequenta il suo primo
anno alla materna – impugnando un sacchetto di carta, tipo alcolizzato del
parco, con una cinquantina di tappi. Visto che eravamo di fronte al secondo caso
sospetto, ci siamo interrogate se
avremmo dovuto segnalare il tutto all’associazione degli alcolisti anonimi,
forse, non volendo, avevamo portato due dei nostri genitori sulla via del non
ritorno alla dipendenza! Ma dopo breve brain storming abbiamo sorriso e
iniziato a pitturare i tappi che si sono trasformati in dieci magnifici
alberelli.
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le palline decorate con le manine dei bimbi |
La tappa successiva è stata quella di inventarci un lavoro
da schiavi per i piccoli hobbit. Tenerli impieganti in lavori socialmente utili,
è la nostra missione. Rendarla impossibile il nostro credo. Abbiamo acquistato
una serie di palline trasparenti da far riempire agli hobbit. Il goloso ripieno
è stato creato con sale fino pitturato con gessetti. Naturalmente il lavoro è
stato svolto dai bambini e per farli lavorare a cottimo ci siamo avvalse del
sottofondo musicale. Terminato il lavoro di coloritura del sale abbiamo creato
una sorta di sacca da pasticciere e poi ogni bambino è stato invitato a
riempire una pallina con l’aggiunta di glitter per rendere le palline
scintillanti. Il lavoro terminato è stato veramente gradevole, più complessa la
pulizia finale del nido che era cosparso di glitter ovunque.
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Le palline riempite con sale colorato |
Abbiamo poi adornato una serie di palline argentate con
l’impronta della mano dei piccoli. Anche qui, l’uso del glitter ci ha fatto
impazzire per cui le impronte dei piccini sono state riempiti con glitter
rigorosamente viola.
Ci siamo poi prodigati nell’avventura della danza natalizia
con tanto di candeline, non accese, i bambini bruciacchiati non ci piacciono ancora.
L’inizio è stato pensato con l’ascolto della musica e il movimento a corpo
libero, successivamente abbiamo porto a ciascun piccolo hobbit una candelina e
iniziato una danza in cerchio. La loro concentrazione nel cercare di imitare i
movimenti delle grandi hobbit ha raggiunto i massimi livelli! È stato fantastico osservarli
concentrati nei loro movimenti.
Nel frattempo i giorni scorrevano e al nido Babbo Natale ha
portato un sacco pieno di …..malattie infettive. I piccoli hobbit hanno
cominciato a cadere ad uno ad uno e gli ultimi giorni erano rimasti solo in
due! Non i più coriacei, ma quelli che si erano infettati per primi!
Abbiamo comunque anche messo in atto la preparazione del
dolce di Natale, laboratorio che rientra nella scoperta dei materiali e la loro
trasformazione ed abbiamo preparato l’albero di natale con la nutella e la
pasta sfoglia.
I due valorosi sopravvissuti si sono dati un gran da fare a
spalmare nutella, assaggiarla con le dita e con il cucchiaio e alla fine, il
giorno dopo, a mangiarsi il dolce.
Per la festa di natale non c’è stato nulla da fare. Quest’anno
abbiamo pensato di festeggiare la befane che tutte le malattie si porta via!