giovedì 4 febbraio 2016

Ripartenza

calze prima di laboratorio
Dopo la lunga pausa natalizia, conclusasi con soli due bambini superstiti, tutti gli altri sterminati da "mani, piedi e bocca" che per inciso non è un nuovo ballo di gruppo papabile come tormentone estivo, riprendiamo le danze con due nuovi bimbi.
Mission impossible: festa della Befana con tutti presenti. Rimandata categoricamente a metà gennaio a causa dei due nuovi ospiti. Dato che abbiamo la nomea delle streghe, ci sembrava eccessivo aggiungere al book anche la befana!
work in progress
Per i preparativi abbiamo decorato vecchie calze con pezzetti di stoffa. L'impresa ancor più ardua di avere presente il maggior numero di bambini è stata far comprendere ai genitori la calza da portare al nido.
Sono piovuti messaggi di ogni genere, tanto che la chat sembrava appartenere ad una hot line.
Temevano di dover postare foto o tutorial del nostro piede calzante accessorio d'abbigliamento per rendere chiaro il messaggio. Per fortuna, prima
di arrivare a ciò, lentamente hanno compreso ed abbiamo raccolto calze sufficienti per i piccoli hobbit.

venerdì 22 gennaio 2016

Le peripezie di Dicembre

l'albero creato con legna recuperata
Dicembre : il mese delle attività, legate al Natale, spesso connotate da un velo di agitazione. Il quesito sull’onda scespiriana  è d’obbligo: riusciremo a preparare tutto per tempo? Saremo in grado di creare qualcosa di carino con i nostri piccoli hobbit? Ma soprattutto, saremo in grado di non perdere l’equilibrio facendoci fagocitare dall’ansia?
pitturiamo i tappi di sughero
Prese dalla soluzione amletica e  indaffarate e seguire l’inserimento di Z. -  entrato a far parte dell’allegria compagnia nel mese di novembre inoltrato -  ci siamo rese conto, che eravamo già catapultate nel periodo funesto  che fra le altre cose, vanta di essere il più corto dell’anno per noi, con mille attività da preparare..cosa vogliamo di più dalla vita? I più, sulla falsa riga di uno spot famoso, hanno sicuramente già pensato ad un lucano. A noi bastava la consapevolezza che non potevamo far finta di nulla ed urgeva intervento con bacchetta magica poiché  il tempo scorreva inesorabilmente. Prese da un attimo di panico, ci siamo guardate in faccia ed abbiamo commentato che si, dicembre era iniziato e anche noi eravamo chiamate a far parte del raduno ufficiale delle educatrici sclerate in preda alle corse di natale.
Ma non ci siamo lasciate sopraffare dagli eventi, sempre ottimiste e un tantino incoscienti abbiamo trovato il modo di iniziare e portare a termine praticamente tutti i laboratori pensati, e forse anche qualcosa in più…perché si,  sull’onda  all’entusiasmo abbiamo cominciato a produrre parecchio,  imitando gli elfi di Babbo Natale.
Nella lunga lista delle attività abbiamo trovato il tempo di preparare tre diverse  attività manuali legate al natale. Per la prima attività era necessario  recuperare il maggior numero di tappi di sughero, naturalmente in un nano tempo.  Abbiamo whatsappato la richiesta sulla chat dell’asilo.  Siamo tate super tecnologiche che hanno scoperto che se vogliono essere ascoltate  dai meravigliosi genitori dei piccoli hobbit, è necessario usare la tecnologia, altro che affissioni alle bacheche! Volevamo chiedere ai bambini di portarceli loro, il rischio però era che avremmo recuperato un centinaio di tettarelle.
gli alberelli con i tappi di sughero
I l lunedì successivo è arrivata la parte British del nido – la favolosa mamma di A.C., con un sacchetto contenente 100 tappi!!! Decise a  non indagare troppo sul suo fine settimana abbiamo scongiurato che, per un eccesso di zelo,  non se le fosse  scolate tutte lei bottiglie… Ammettiamo che dopo aver richiesto ai nostri genitori di procuraceli, visto che i bambini non usano ancora bere alcolici e non ci sembrava il caso di iniziarli a tale pratica, che forse li renderebbe più addomesticati e magari creativi, ma lasciamo ai loro tutori legali l’onere o l’onore di scoprire gli effetti dei fumi dell’alcool…  Si è anche presentato il papà  E. – che ora frequenta il suo primo anno alla materna – impugnando un sacchetto di carta, tipo alcolizzato del parco, con una cinquantina di tappi.  Visto che eravamo di fronte al secondo caso sospetto, ci  siamo interrogate se avremmo dovuto segnalare il tutto all’associazione degli alcolisti anonimi, forse, non volendo, avevamo portato due dei nostri genitori sulla via del non ritorno alla dipendenza! Ma dopo breve brain storming abbiamo sorriso e iniziato a pitturare i tappi che si sono trasformati in dieci magnifici alberelli.
le palline decorate con le manine dei bimbi
La tappa successiva è stata quella di inventarci un lavoro da schiavi per i piccoli hobbit. Tenerli impieganti in lavori socialmente utili, è la nostra missione. Rendarla impossibile il nostro credo. Abbiamo acquistato una serie di palline trasparenti da far riempire agli hobbit. Il goloso ripieno è stato creato con sale fino pitturato con gessetti. Naturalmente il lavoro è stato svolto dai bambini e per farli lavorare a cottimo ci siamo avvalse del sottofondo musicale. Terminato il lavoro di coloritura del sale abbiamo creato una sorta di sacca da pasticciere e poi ogni bambino è stato invitato a riempire una pallina con l’aggiunta di glitter per rendere le palline scintillanti. Il lavoro terminato è stato veramente gradevole, più complessa la pulizia finale del nido che era cosparso di glitter ovunque.
Le palline riempite con sale colorato
Abbiamo poi adornato una serie di palline argentate con l’impronta della mano dei piccoli. Anche qui, l’uso del glitter ci ha fatto impazzire per cui le impronte dei piccini sono state riempiti con glitter rigorosamente viola.
Ci siamo poi prodigati nell’avventura della danza natalizia con tanto di candeline, non accese, i bambini bruciacchiati non ci piacciono ancora. L’inizio è stato pensato con l’ascolto della musica e il movimento a corpo libero, successivamente abbiamo porto a ciascun piccolo hobbit una candelina e iniziato una danza in cerchio. La loro concentrazione nel cercare di imitare i movimenti delle grandi hobbit ha raggiunto i massimi  livelli! È stato fantastico osservarli concentrati nei loro movimenti.
Nel frattempo i giorni scorrevano e al nido Babbo Natale ha portato un sacco pieno di …..malattie infettive. I piccoli hobbit hanno cominciato a cadere ad uno ad uno e gli ultimi giorni erano rimasti solo in due! Non i più coriacei, ma quelli che si erano infettati per primi!
Abbiamo comunque anche messo in atto la preparazione del dolce di Natale, laboratorio che rientra nella scoperta dei materiali e la loro trasformazione ed abbiamo preparato l’albero di natale con la nutella e la pasta sfoglia.
I due valorosi sopravvissuti si sono dati un gran da fare a spalmare nutella, assaggiarla con le dita e con il cucchiaio e alla fine, il giorno dopo, a mangiarsi il dolce.

Per la festa di natale non c’è stato nulla da fare. Quest’anno abbiamo pensato di festeggiare la befane che tutte le malattie si porta via!